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Fata Neve • Le Arance d'Oro • La Figlia dell'Orco • Il Soldo Bucato • Piuma d'Oro • L'Albero che Parla • Spera di Sole |
La Fontana della Bellezza |
C'era una volta...
un Re e una Regina, che avevano una figliuola bruttissima e contraffatta
nella persona, e non se ne davano pace. La tenevan rinchiusa, sola sola,
in una camera appartata e, un giorno il Re, un giorno la Regina, le
portavan da mangiare in una cesta. Quando erano lì, sfogavansi a
piangere. |
- Grazie, ragazza
mia. Pel tuo regalo, scava qui sotto. |
- Chi siete? Dove
andate? |
- Comanda! Comanda! |
- Ascolta: lì
dentro c'è la fontana della bellezza. Chi può tuffarvisi a un tratto,
diventa bella quanto il sole. Ed ora, bada bene: questa grotta ha
quattro stanze. Nella prima c'è un drago: buttagli in gola la
cipolletta, e ti lascerà passare. Nella seconda c'è un gigante tutto
coperto d'acciaio, con una mazza di ferro brandita: mostragli la lama
del coltellino, e ti lascerà passare. Nella terza c'è un leone affamato:
appena ti viene incontro, scuoti il sonaglino: non ti toccherà neppur
esso. Ma non bisogna aver paura; se no, addio; sei spacciata. Nella
quarta stanza c'è la fontana. Appena entrata lì, senza esitare un
momento, tùffati dentro l'acqua con tutte le vesti. La Reginotta entrò.
Ed ecco il drago con tanto di bocca, che stendeva il collo per
inghiottirsela. Gli butta in gola la cipolletta, e quello si ritira, si
attorciglia chetamente, e si mette a dormire. Lei passa oltre. Ed ecco
il gigante tutto coperto d'acciaio, che si slancia incontro brandendo la
mazza, cacciando terribili urli. Gli mostra la lama del coltellino, e il
gigante va a rannicchiarsi in un canto. La Reginotta passa oltre nella
terza stanza. Ed ecco il leone, colle fauci spalancate, colla coda
rizzata che faceva tremar l'aria. Lei scuote il sonaglino e sbuca un
branco di capre. Il leone si slancia su di esse, le sbrana e se le
divora. E lei passa oltre. Vede la fontana, e vi si tuffa dentro con
tutte le vesti. Si sentì diventar un'altra: lei stessa non si
riconosceva. Da che il mondo è mondo, non s'era mai vista una bellezza
pari a quella. Tornò nella città, dov'era il Reuccio, e prese a pigione
una casa dirimpetto al palazzo reale. Il Reuccio rimase sbalordito: |
Il Reuccio partì
alla ricerca del gallo d'oro, che si trovava in certi boschi pieni di
animali feroci. E c'era un gran pericolo: chi lo sentiva cantare,
moriva. Dopo mille fatiche e mille stenti, una mattina il Reuccio
scoperse il gallo d'oro appollaiato su d'un albero. Tirargli e
ammazzarlo fu tutt'una. E tornò trionfante. |
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