Il vecchio allora narrò che proprio in cima a quella
montagna, c’era una pozza d’acqua profondissima e trasparente dove
vivevano due draghi malvagi; l’Imperatore Drago e la sua consorte.
Un giorno il sole stava specchiando i suoi raggi proprio su quella
pozza, l’Imperatore Drago era inaspettatamente saltato fuori dall’acqua
e con le fauci aperte, lo aveva ingurgitato in solo boccone.
Sopraggiunta la sera di quel giorno, nel momento in cui la luna aveva
riflesso la sua luce argentata sulla pozza, l’Imperatrice Drago era
saltata inaspettatamente fuori dall’acqua e con le fauci allargate,
l’aveva ingurgitata in un solo boccone.
Da quel giorno i due non facevano che sguazzare su e giù, giocando
compiaciuti con il sole e con la luna proprio come se fossero due palle,
ora li inghiottivano, ora li espellevano per inghiottirli di nuovo.
Da Chen e Shui She proferirono rivolti al vecchio:
- Rispettabile vecchio, non conosciamo più quante miglia abbiamo
percorso né quante fiaccole abbiamo consumato in questa terra priva di
luce, e sai per quale ragione? Proprio per trovare di nuovo il sole e la
luna!
Il vecchio controbatté:
- Quei due draghi sono ferocissimi! Hanno inghiottito il sole e la luna,
come sperate di sconfiggerli?
- Proveremo ugualmente – controbatterono i due sposi. – Aspetta e
vedrai, riporteremo indubbiamente indietro il sole e la luna.
- Siete due giovani ardimentosi e desidero darvi una mano. – rispose il
vecchio – Per fronteggiare i due draghi, sarete obbligati ad
impossessarvi dell’Ascia d’Oro e delle Forbici d’Oro sotterrate nel
cuore del Monte Alishan. Sono le uniche armi efficienti per le loro
fauci ed i loro artigli. Su, presto, andate!
Da Chen e Shui She espressero gratitudine al vecchio, poi si
incamminarono velocemente verso il Monte Alishan e scava e scava,
finalmente raggiunsero il cuore del monte e disseppellirono l’Ascia
d’Oro e le Forbici d’Oro. Da Chen strinse nel pugno l’Ascia, Shui She le
Forbici, poi entrambi risalirono sulla cima della montagna e
affacciandosi al bordo della pozza intravidero i due draghi che
giocavano con il sole e con la luna.
Da Chen scagliò l’Ascia d’Oro nella pozza. S’udirono due suoni soffocati
… ed ecco le teste dei draghi, mozzate di netto, arrivare a galla,
mentre l’acqua tutta intorno si colorava di rosso. I dragoni però non
erano ancora morti e stavano per saltare fuori dagli abissi e scappare
nel cielo. Ma Shui Shen, rapidissima, scaraventò le Forbici d’oro nella
pozza. S’udirono due suoni soffocati … e le teste dei dragoni andarono
in pezzi.
Il sole grandissimo e ribollente, e la luna risplendente, ruzzolarono
fuori delle fauci dei mostri. Subito Da Chen agguantò il sole, lo
scaraventò verso il cielo azzurro, per non farlo ripiombare giù, prese
un grosso albero di palma e lo puntellò bene in alto con il tronco
possente. Dopo uno due tre giorni, finalmente il sole restò fermo in
mezzo al cielo.
Ora era la volta di Shui She che agguantò la luna, la scaraventò
nell’alto del firmamento stellato, quindi anche lei prese un robusto
albero di palma e con il tronco puntellò l’astro d’argento fino a quando
non rimase in mezzo al cielo.
Così il mondo ebbe di nuovo giorni chiari e notti d’argento, i fiori
ripresero a germogliare, gli uccelli a cinguettare, gli alberi e le
messi crebbero più rigogliosi di prima. Epoca dopo epoca, i due tronchi
usati da Da Chen e Shui She per puntellare il sole e la luna si
tramutarono in due grandissime montagne, la montagna di sinistra si
chiama Da Chen, quella di destra Shui She, e la pozza in cima alla
montagna è conosciuta da tutti come la Pozza del Sole e della Luna.
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