L’origine della
margherita risale a più di quattromila anni fa. Sono stati ritrovati
reperti di antiche ceramiche così decorate in Egitto e nel Medio
Oriente, oltre a forcine d'oro per capelli con questi ornamenti negli
scavi del palazzo minoico sull'isola di Creta. Nell'antica Roma, i
chirurghi che accompagnavano le legioni romane in battaglia mandavano
gli schiavi a riempire i sacchi di margherite fresche da spremere per
impregnarne del succo le bende utilizzate per curare le ferite da taglio
inflitte da spade e lance.
In una leggenda celtica, gli dei avevano sparso a terra le margherite,
simbolo di innocenza, per alleviare il dolore ai genitori dei bambini
morti durante il parto. Erano anche diffuse numerose credenze popolari,
a partire da quella per cui sognare margherite in primavera o in estate
fosse di buon auspicio ma, se succedeva in autunno o in inverno, allora
significava di sicuro un destino sfortunato. Nel Medio Evo, gli
agricoltori inglesi sostenevano che la bella stagione non era ancora
arrivata finché non era possibile posare il piede su sette (o nove o
dodici) margherite fiorite in un colpo solo nel prato; che trapiantare
quelle selvatiche in un giardino coltivato portasse sfortuna e che una
ragazza avrebbe potuto sapere per quanti anni doveva ancora aspettare di
sposarsi contando quanti di questi fiori erano rimasti in una manciata
strappata ad occhi chiusi. I cavalieri innamorati partivano in battaglia
con addosso una margherita e le loro amate li attendevano disegnando
questo fiore. Dopo avere ricevuto una proposta d’amore, era tradizione
che la fanciulla rispondeva in modo affermativo ponendo una ghirlanda di
margherite sul capo. Secondo un racconto cristiano, invece, i Re Magi in
viaggio capirono di aver trovato dove si trovava la Sacra Famiglia di
Gesù neonato quando, dopo aver chiesto un segno in aiuto, notarono
improvvisamente moltissime piccole margherite bianche nei pressi di una
stalla e ne riconobbero la somiglianza con la stella luminosa a cometa
che li aveva condotti a Betlemme.
Nel linguaggio dei fiori, la margherita ha diversi significati, tutti
positivi e collegati con il concetto di ‘verità’. E’ innanzitutto il
fiore delicato della purezza e dell'innocenza, della semplicità e della
modestia, ma anche dell'amore fedele e della pazienza. Da sempre
apprezzato per la bellezza della sua apparentemente semplice fattezza,
simboleggia l'innocenza giovanile, libera dai sensi di colpa, dal
peccato, dalla corruzione. Un tempo, infatti, era comunemente raccolto
nei prati dalle fanciulle e infilato tra le ciocche dei capelli.
A seconda dei soggetti interessati, il messaggio insito nelle margherite
diventava particolarmente significativo quando venivano regalate e
accettate: elogio alle numerose virtù, tante quanti erano i petali di
ognuno di questi fiori, consegnava sincerità e irreprensibilità in mano
di chi la riceveva, ma poteva anche costituire una promessa di amore
fedele. Quindi, quando il silente linguaggio nei fiori era conosciuto a
livello popolare, una fanciulla accettava le margherite con grande
onore, considerandolo un gesto in onore della sua rispettabilità o una
prova di affetto. Ma, se il dono veniva offerto in pubblico, allora si
caricava del significato di affidare un segreto in buona fede a chi lo
avrebbe custodito al sicuro, celandolo a tutti, senza mai rivelare la
verità e accettandolo si prendeva in considerazione la richiesta. Tra
innamorati, è sempre stata l’equivalente di una confessione e di pegno
di sentimento eterno. |