Iris

 

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o Giaggiolo

L’Iris è un fiore meraviglioso che appartiene alla famiglia delle Iridacee. In greco Iris significa arcobaleno. Secondo la mitologia greca, Iride era una divinità che si serviva dell’arcobaleno per fare da messaggera tra l’Olimpo e la terra. Quando in cielo appariva l’arcobaleno, infatti, si pensava che Iride fosse scesa sulla terra per recare un messaggio da parte degli Dei che stavano sull’Olimpo. Il fiore che per la varietà dei suoi colori ricordava l’arcobaleno fu appunto chiamato Iris. In botanica, il genere Iris raccoglie circa duecento specie di piante della famiglia delle Iridacee, il cui fiore è comunemente conosciuto anche con il nome di giaggiolo.
L’iris è una bulbosa, che arriva dall’Asia ma anche dall’Europa. Prima della comparsa del fiore, elegante e profumato, dal bulbo si originano le lunghe foglie verdi che si innalzano dritte verso il cielo: sono belle, lucide e carnose, raggiungono anche i 25 cm, da lì poi si sviluppano i forti fusti a partire dalla primavera, dai quali sbocciano i fiori colorati. Fiori formati da 6 petali, equo distribuiti, tre verso l’alto e tre verso il basso. I colori sono molto intensi e possono andare dal blu, al viola, al giallo oro con puntini bianchi, fino all’azzurro e il candido bianco, tutti gradevolmente profumati. Sono fiori adatti sia per essere recisi e comporre importanti mazzi, oppure per creare bellissime bordure di aiuole.
In Toscana è molto diffusa come pianta, così come è molto amata anche in Francia, dove nel Medioevo era considerato il fiore che simboleggiava la monarchia. In Giappone il fiore è addirittura simbolo della nazione, e il suo significato è altamente positivo: “buona novella”.
Una cosa buffa è che, sia in Francia che in Toscana, il fiore dell’iris è stato col tempo confuso con il fiore del giglio. A Firenze per esempio il giglio è notoriamente simbolo della città, ma in realtà si pensa che all’origine ci fosse proprio l’iris, infatti il nome “Iris fiorentina” andrebbe ad avvallare tale teoria.
La mitologia greca ha chiamato Iride, messaggera velocissima degli ordini celesti, soprattutto di Era (o Hera), che consegnava agli dei e agli uomini scendendo e risalendo gli arcobaleni dal Monte Olimpo a terra e nelle profondità terrestri e marine. Secondo alcune interpretazioni, l’arcobaleno stesso era invece tracciato dal cammino di Iris. Figlia del dio marino Taumante e della ninfa oceanina Elettra, sorella delle tre mostruose Arpie donne-uccello, Iris era raffigurata come una bella e radiosa giovane donna con o senza ali sulle spalle e ai piedi, con le vesti svolazzanti dalle evanescenti sfumature luminose dell'arcobaleno, mentre era di corsa o in volo, portando a volte in mano il caduceo (il ramo di ulivo che connotava gli araldi in attività). Questa dea greca accompagnava le anime delle donne defunte ai Campi Elisi, motivo per cui gli iris viola venivano posti dai greci sulle tombe delle loro famigliari.
Il fiore dell'iris fu così chiamato perché la molteplicità dei suoi colori ricordava, per l'appunto,
i colori dell'arcobaleno. Si narra, anche, che le prime specie di questo fiore furono trasferite in Egitto dal faraone Thutmosis dalla Siria. In Italia l'iris è un fiore molto comune nelle campagne toscane;
sembra infatti che proprio sulla base di questo fiore venne ideato lo stemma della città di Firenze, anche se da sempre esso è comunemente conosciuto come giglio fiorentino. Anche il Re Luigi di Francia lo scelse come simbolo del proprio paese. in Giappone l'iris è uno dei fiori nazionali.
Secondo alcune interpretazioni, il numero tre ricorrente nell’iris – i petali in posizione verticale, quelli girati verso il basso, i boccioli per stelo – rimanda a quello della Trinità, motivo per cui l'iconografia cristiana ha assunto questo fiore come simbolo di fede, di coraggio e di saggezza. In Asia orientale, l'iris era considerato un talismano contro ogni maleficio, così che veniva dipinto sull'armatura dei soldati per proteggerli dai nemici. Il fiore di iris, ritto e proteso verso il cielo, era ritenuto anche simbolo di longevità.l’iris viene denominato ‘farfalla porpora’ dai cinesi per i vistosi petali posti a ventaglio svolazzanti sotto il soffio della brezza. In particolare, il fiore di iris viola (o ‘giaggiolo di S. Antonio’) è considerato simbolo di sapienza; bianco (‘giglio di Firenze’ o ‘giaggiolo bianco’), di purezza; blu (‘giaggiolo odoroso’ o ‘giaggiolo delicato’), di fede e di speranza, mentre in Giappone rappresentava le gesta eroiche della nobiltà.
Nel linguaggio floreale, un mazzo di iris è un regalo significativo per esprimere simpatia (compleanno, anniversario) e ammirazione (socio o collega), confortare (ammalato), incoraggiare nell’affrontare la vita e il futuro dopo le difficoltà, augurando l’arrivo di tempi migliori, ma è il fiore più specifico per il laureando in quanto riflette la saggezza acquisita con gli anni di studio e la speranza che percorso di successi continuerà.
l’iris trasmette più eloquentemente sentimenti profondi e positivi: l’assoluta fiducia, l’affetto dell’amicizia, il trionfo della verità, ma soprattutto la saggezza e la promessa della speranza, l'ultima a fuoriuscire dal vaso scoperchiato da Pandora, dopo che tutti i mali si riversarono nel mondo, come narra la mitologia greca
Il significato associato a questo fiore è messaggio di buona novella.