Narciso

 

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Narcissus

Appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae
Il nome greco Narkissos deriva dalla stessa radice di Narkao che significa intorpidisco, irrigidisco
Raccoglie centinaia di specie di bulbose, diffuse in Europa ed in Asia; questi fiori venivano coltivati già dai greci e dagli egiziani, nell’antichità. Esistono centinaia di specie, ed altrettante centinaia di ibridi, selezionati nel corso di millenni di coltivazione da parte dell’uomo. I bulbi hanno dimensioni medie, che vanno dai
4-5 cm di diametro, fino ai 10-15 cm; a partire dalla fine dell’inverno fino all’inizio della primavera producono sottili foglie nastriformi, erette, di colore grigio-verde, lunghe 20-40 cm, leggermente rigide e carnose; tra le foglie si eleva un sottile fusto carnoso, a sezione quadrangolare o triangolare, che porta uno o alcuni fiori di dimensione variabile, secondo la specie. I fiori sono caratterizzati da una coppa centrale, a forma di piccola trombetta, contornata da una corona costituita da 5-7 petali allargati verso l’esterno. Le due parti del fiore possono essere dello stesso colore o di colori contrastanti. In genere tutte le specie di narciso hanno colorazioni nei toni del giallo o del bianco, ma esistono cultivar con fiori rosati o aranciati. I fiori di narciso vengono utilizzati anche come fiori recisi, hanno un profumo molto intenso.
la gran parte dei narcisi non teme il freddo ed è adatta all’inselvatichimento; possono essere posti a dimora direttamente in giardino e non temono né il freddo invernale, né il caldo estivo.
Il narciso – simbolo della bellezza e della fertilità femminile nell’antica cultura ebraica – diventò il fiore prevalente nelle celebrazioni cristiane di Pasqua per sottolineare la rinascita promettente felicità e gioia personificata nella resurrezione di Gesù Cristo dopo l'ineluttabilità della morte. I narcisi furono ripresi
Per superstizione, regalare un fiore singolo di narciso prediceva sventure, mentre raccolto e portato a casa avrebbe fatto sì che un unico pulcino sarebbe nato dalle uova deposte nel pollaio, ma l’incantesimo veniva interrotto raggruppando invece almeno 13 narcisi in mazzo. Nello Stato americano del Maine, i superstiziosi erano convinti che trovarsi soltanto un narciso in bocciolo avrebbe fermato la fioritura degli altri e che, qualora il primo di questi fosse fiorito rivolto verso l'osservatore, allora avrebbe arrecato sfortuna per il resto dell'anno. Gli antichi Romani credevano che i narcisi crescessero nelle profondità dei Campi Elisi e quindi li piantavano sulle tombe. Nell’inno a Demetra – compreso negli ‘Inni Maggiori’ degli ‘Inni Omerici’ (dal
VII a.C. ca.) – un fiore mai visto, un narciso, stava per essere raccolto dalla figlia della dea, Persefone (o Kore), quando emerse il dio Ade dalla voragine apertasi dal mondo degli Inferi per rapire la nipote caricandola a forza su un carro dorato, trainato da due cavalli immortali, e condurla nel suo regno sottoterra per sposarla.
Nel Galles, il narciso – detto ‘giglio di Quaresima’ per il fiorire durante questo periodo in Inghilterra – viene esibito appuntato addosso il Giorno di San Davide (
1 marzo), ed è credenza popolare che la sua fioritura precoce a inizio della stagione preannunci un’annata prospera. A livello internazionale, numerose associazioni impegnate nella lotta contro il cancro hanno seguito l’esempio della Canadian Cancer Society, la prima ad istituire il ‘Giorno del Narciso’ a Toronto (Canada), nel 1957, per raccogliere fondi (di solito in una giornata di marzo), offrendo fiori di narciso, simbolo della speranza in una nuova vita, in cambio di una donazione.
Il significato di questo fiore, ovvero autostima, vanità ed incapacità d'amare, è da far risalire alla storia di Narciso, un giovane e splendido pastore di cui Ovidio parla nel terzo libro della Metamorfosi. Narciso è rappresentato come un ragazzo molto vanitoso e completamente ammagliato dalla sua stessa bellezza ed incapace, proprio per questo, di carpire la vita ed i sentimenti che la sua bellezza suscitava in tutte le fanciulle. Un giorno, mentre ammirava tutto il
suo splendore nelle acque di uno stagno, Narciso divenne "bersaglio" di Cupido che, per beffarsi del giovane, gli truccò la faccia e gli scompigliò i capelli. Narciso, nel tentativo di recuperare il suo viso, cadde in acqua e morì. sulle sponde dello stagno nacquero dei narcisi che chinavano il capo sull'acqua alla ricerca del proprio riflesso. Dal termine narciso sono derivati gli aggettivi narcisista e narcisistico ed il sostantivo narcisismo che indicano la tendenza a contemplare con eccessivo compiacimento la propria persona e la propria personalità.
Solare è il simbolismo che assume nella bibbia, dove il Narciso ed il Giglio simboleggiano la primavera.
in giro per il mondo:In Cina il Narciso è simbolo di prosperità e felicità e viene donato in segno augurale di buon anno.
Ancora oggi, con il termine ‘narcisista’ si intende colui che soffre del ‘complesso di Narciso’, ama soltanto se stesso e non gli altri.