Glicine

 

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Wisteria

Appartiene alla famiglia delle Fabaceae, nota col nome comune di Glicine è stato attribuito in onore di Gaspare Wistar (1761-1818), rinomato studioso di anatomia di Filadelfia, e comprende meno di dieci specie arbustive rampicanti, un tempo attribuite al genere Glycine, e classificate da alcuni autori anche con il nome di Wistaria.
Ha origini asiatiche ed è arrivata in Inghilterra nel
1816 su di un cargo della compagnia delle indie.
Il glicine cresce nella costa orientale degli Stati Uniti, da dove fu importato in Europa nel
1700. Soltanto un secolo dopo, però, quando dall'Oriente, e più precisamente dalla Cina e dal Giappone, arrivarono le splendide varietà asiatiche, il glicine cominciò ad essere veramente apprezzato dagli Europei.
Tra le specie più note e coltivate si ricordano:
La Wisteria sinensis nota volgarmente come Glicine, originaria della Cina, è una pianta arbustiva rampicante, rustica e vigorosa, con apparato radicale robusto che si espande facilmente, fusti volubili, che raggiungono i
10–20 m di altezza a seconda del sostegno; foglie decidue, imparipennate, composte da 7-13 foglioline ovali-lanceolate con l'apice accuminato; fiori ermafroditi e profumati, con corolla papilionacea di colore azzurro-lilla o malva, riuniti in vistosi grappoli pendenti lunghi 20–30 cm, con fioriture a fine inverno inizio primavera; il frutto è un legume di 8–15 cm di lunghezza; sono state selezionate varietà a fiori bianchi, rosati, violacei.
La Wisteria floribunda originaria del Giappone, arbusto volubile, alto fino a
10 m, foglie composte imparipennate, formate da 13-15 foglioline ovato-lanceolate, di colore verde-chiaro, fiori papilionacei, profumati, di colore rosa o viola-azzurrato, riuniti in stupende infiorescenze a grappolo lunghi 25–30 cm, con fioriture in maggio-giugno; in alcune varietà i grappoli colorati di bianco, viola, rosso raggiungono il metro di lunghezza.
La Wisteria brachybotrys originaria del Giappone, arbusto volubile, alto fino a
7,5 m, con i fiori colorati di bianco
La Wisteria frutescens originaria del Nord America (dalla Virginia al Texas)
II glicine è una pianta poco esigente che sopporta anche l'atmosfera inquinata delle città. Si pianta tra ottobre e marzo in qualsiasi terreno, purché non troppo calcareo, meglio se fertile e ben drenato. Ha però bisogno di un'esposizione molto soleggiata per dare il meglio della fioritura. Anche se talvolta può avere qualche difficoltà nell'attecchimento (perciò è meglio piantare esemplari cresciuti in vaso), dopo il primo anno cresce vigorosamente, non necessita di cure particolari e non teme il gelo. Tutti i glicini sono piante di sviluppo notevole e molto vigorose: è meglio tenerne conto e lasciar loro ampio spazio a disposizione. Anche le radici si espandono notevolmente e, se troppo a ridosso di pavimentazioni o muretti, possono danneggiarli. I fusti, sarmentosi e volubili, necessitano di un supporto nelle prime fasi di sviluppo per avviarli su superfici prive di appigli. In seguito lignificano e diventano veri e propri tronchi, anche di notevole diametro alla base. A proposito, una curiosità: nelle specie giapponesi i fusti si avvolgono attorno al sostegno in senso orario, mentre si avvolgono nel verso opposto quelli della specie giapponese! Dato il vigore delle piante, è bene fornire un sostegno ai rami evitando che possano avvolgersi tra le sbarre delle cancellate o intrecciarsi nelle reti: con il tempo finirebbero per inglobarle e danneggiarle.
Le Wisteria crescono avvolgendosi attorno a qualunque supporto in senso orario o antiorario, fino a
20m in altezza e 10m in orizzontale. La Wisteria più estesa al mondo si trova a Sierra Madre nella Contea di Los Angeles, (California): occupa una superficie di oltre 0.4 ettari e pesa 250 tonnellate.
Una leggenda di origine piemontese narra di una giovinetta che faceva la pastorella di nome Glicine. Questa fanciulla era disperata per il suo aspetto fisico, si sentiva brutta. Un giorno, persa nella disperazione, pianse sola nel bel mezzo di un prato; ad un certo punto le sue lacrime si tramutarono in una meravigliosa pianta di Glicine con una inebriante fioritura.
Per i cinesi ed i giapponesi il glicine rappresenta l'amicizia, tenera e reciproca; si narra, infatti, che gli Imperatori giapponesi, durante i lunghi viaggi di rappresentanza, portassero con sé bonsai di glicine; quando giungevano in luoghi stranieri si facevano precedere dagli uomini del seguito, che sostenevano alberelli di glicine fiorito, al fine di rendere note le proprie intenzioni, amichevoli e di riguardo, per gli abitanti di quelle terre.
Il significato che il dono del glicine ha conservato è quello di segno di disponibilità ed anche prova di amicizia.