Pelargonium
Il genere
Pelargonium appartiene alla famiglia Geraniaceae, che comprende altri
dieci generi. La caratteristica che accomuna tutti questi generi è il
tipico frutto allungato (uno schizocarpo con cinque singoli loculi,
detti pericarpi, contenenti ognuno un seme) che ricorda la testa di un
uccello. Proprio dalla forma del frutto derivano i nomi, mutuati dal
greco, di alcuni di questi generi: Pelargonium da pelargos, che
significa cicogna, Geranium da geranos, che significa gru, Erodium da
erodos, che significa airone. Il genere Pelargonium comprende circa
200
specie, la maggior parte delle quali è originaria del Sud Africa, nella
Provincia del Capo DI Buona Speranza, mentre poche altre sono originarie
dell'Africa tropicale, della Siria, dell'Australia e di alcune isole
dell'Oceano Indiano. Le prime notizie su questo genere risalgono al
XVII
secolo.
I pelargoni del Capo attrassero l'attenzione di numerosi viaggiatori che
si trovarono a transitare per quella regione durante le esplorazioni
delle coste dell'africa. A partire dal
1600
il Capo di Buona Speranza rappresentò un approdo per i vascelli che
facevano rotta verso l'estremo oriente; qui ci si riforniva di acqua
potabile e di tutto ciò che era necessario al lungo viaggio. Spesso
l'equipaggio comprendeva naturalisti incaricati di compiere esplorazioni
scientifiche e raccogliere esemplari botanici e zoologici, che venivano
poi inviati ai musei e giardini botanici europei. Nel
1802
la Colonia del Capo di Buona Speranza diventò inglese e da quel momento
giunsero in Gran Bretagna un gran numero di esemplari, ormai molto
richiesti anche grazie al ricorso della coltivazione in ambiente
protetto e al perfezionamento delle tecniche di ibridazione, che
permisero di ottenere numerose nuove varietà.
I pelargoni raggiunsero l'apice del successo nell'epoca vittoriana e la
loro popolarità perdurò fino all'inizio della prima guerra mondiale,
quando, in Inghilterra, fu proibita la coltivazione delle piante
ornamentali in serra. Anche nel resto dell'Europa ci si interessò a
queste piante, in particolare in Francia, dove furono introdotte
numerose varietà da Lemoine e Bruant, e in Germania grazie all'opera di
Burger e Faiss. I pelargoni, oltre ad essere ancora oggi popolarissime
piante ornamentali, hanno anche altri impieghi: il P. radens, il P.
graveolens, il P. capitatum e il P. odoratissimun sono usati per la
produzione di olii essenziali (geraniolo e citronella) spesso usati in
sostituzione di quelli, molto più costosi, ottenuti dalle rose, mentre
sono note da tempo le proprietà curative contro la dissenteria e le
ulcere dell'apparato digerente di altre specie, tra cui il P. triste e
il P. antidysentericum.
Il geranio è la pianta più popolare e diffusa in tutta la nostra
regione: quasi ogni famiglia, che risieda in città o in campagna, sui
monti o nelle vallate, compera almeno un geranio all’anno per ornare la
propria casa. Oltre alla robustezza e alle continue fioriture, questa
pianta deve la sua popolarità alla sua adattabilità ed al costo
contenuto: proprio per questo possiamo affermare che il geranio è
certamente la pianta da balcone più venduta in assoluto.
Non ha molte esigenze, come la gente di campagna; vuole vivere
all’aperto, fuori dalle mura e dai vincoli della casa, ben esposta al
sole. In estate, con la sua fioritura coloratissima, attira la
nostra attenzione e pare un invito a godere la vita libera. Il geranio
si ambienta facilmente
dappertutto; sboccia sia sui davanzali delle finestre e sui terrazzi sia
nei giardini, rallegrando
con le sue brillanti corolle un arco di tempo compreso tra la primavera
e l’inizio dei primi freddi.
La caratteristica di questo gruppo è l'odore intenso sprigionato dalle
foglie. La superficie di queste è infatti ricoperta da una miriade di
peli, alla base dei quali si trovano delle piccole ghiandole contenenti
gli oli essenziali che danno profumo alla pianta. Molti gerani odorosi
sono delle specie botaniche, cioè piante da sempre esistenti in natura.
Altri gerani odorosi sono invece ibridi creati dall'uomo. Nei mesi caldi
il suo profumo, oltre a rendere piacevole l'ambiente, si rivelerà un
sistema efficace per tenere lontano le fastidiosissime zanzare. E se poi
la barriera antizanzara per qualche motivo non dovesse funzionare e
qualche insetto dovesse pungervi, ricordate che le foglie di geranio
sono un rimedio ideale per prevenire l'infiammazione, basta solo
applicarle sulla parte interessata.
Presenta proprietà antisettiche, cicatrizzanti, toniche, astringenti,
emostatiche, stimolanti della corteccia surrenale, antidepressive,
repellenti per gli insetti, antinevralgiche. Presenta, dunque,
indicazioni per dermatosi, bruciature, nevralgie facciali, cellulite,
edemi, ingorgo mammario, stress, stanchezza. L'essenza è utile per la
sovreccitazione e l'agitazione dei bambini, grazie alla sua azione
riequilibrante sul sistema nervoso. Si armonizza bene con l'olio di rosa
e di agrumi, ma può essere combinata con altre miscele, a cui aggiunge
una piacevole nota di freschezza. Frizionare durante o dopo la doccia e
il bagno, diluito con un olio vettore.
Il geranio ha diversi significati nel linguaggio dei fiori e delle
piante: il geranio rosso fiamma vuol dire "ti preferisco" il geranio
rosso cupo significa malinconia; il geranio rosa esprime preferenza per
una persona; il geranio edera sta a significare propensione per i
rapporti stabili; il geranio di Boemia indica valore; il Pelargonium
triste rappresenta la tristezza.
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