Felce

 

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Nephrolepsis.

Il nome deriva dal greco “nephros”, rene e ”lepis”, scaglia, a causa della forma della membrana che serve da riparo alle spore (l’indusio), è originaria delle zone tropicali. Le felci fanno parte delle “pteridòfite” ovvero piante del tutto prive di fiori.
Il termine Pteridofite viene utilizzato per riferirsi ad un gruppo di crittogame vascolari a cui appartengono specie usualmente note come felci, equiseti, licopodi e selaginelle. Queste piante sono cormofite: sono piante già evolute costituite da un fusto, delle vere radici e foglie, e posseggono un sistema vascolare. Sono difatti le prime piante terrestri che hanno cominciato a differenziare un sistema di trasporto dei fluidi, permettendo così un ulteriore accrescimento in altezza (a differenza delle Briofite (muschi) che, essendo le piante terrestri meno evolute non sono riuscite ad affrancarsi totalmente dalla vita acquatica). Le Pteridofite sono organismi aplodiplonti con alternanza di generazioni antitetiche eteromorfiche con netto predominio dello sporofito sul gametofito.
Sono piante sempreverdi o semisempreverdi, epifite o terrestri, che, dai rizomi stoloniferi, emettono cespi di fronde, pennate o bipennate, formate da pinnule articolate in varia forma, che nel complesso appaiono slanciate, arcuate, talvolta ricadenti. Sono piante adatte alla coltivazione in serra o appartamento, in vasi o panieri sospesi.
Le felci contano sulla terra circa
10.000 specie. Fino al 1850 non si sapeva come facessero a moltiplicarsi. Queste piante preistoriche hanno avuto una grande importanza in alcuni periodi geologici, a partire dal Devoniano (400-350 milioni di anni fa), contribuendo alla formazione di grandi masse di sedimenti organici che hanno dato origine ai carboni fossili.
Il rizoma della felce, in alcune culture del passato, veniva aggiunto ai filtri d'amore; le fronde invece venivano ingerite durante le avventure amorose per non far intervenire gli spiriti maligni. Si dice che il rizoma di felce bruciato o posto vicino all'orecchio durante il sonno doni chiaroveggenza e sogni profetici, inoltre, può regalare fecondità alle donne che hanno difficoltà a procreare.
Tra le piante d'appartamento, le felci sono considerate da tutti le più attraenti. Grazie alla chioma lussureggiante cambiano immediatamente il lokk di una stanza e creano l'illusione di vivere in un angolo di foresta subtropicale.
La felce di Boston e la davallia hanno fronde frastagliate e ricadenti che superano il mezzo metro di lunghezza, mentre il capelvenere sembra una nuvoletta verde sospesa nell'aria. Quella con le corna d'alce, poi, ha un apsetto curioso ed elegante. Tutte bellissime , dunque.
Ma con la fama di essere piante difficili. In effetti hanno richieste ben precise in fatto di curve. Ma basta conoscere le loro esigenze ed imparare qualche trucco per farle crescere rigogliose. Ecco qui,allora, tutte le cose da fare e non fare. Se si mettono in pratica, si otterranno risultati formidabili: piante verdi bellissime, proprio come quelle del fiorista.
Nel linguaggio dei fiori significa: sincerità, magico, fascino, fiducia e rifugio. Simboleggia il mistero.


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