Alloro

 

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Laurus nobilis

L'alloro è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Lauraceae, abbastanza diffusa nelle zone di clima temperato. Il suo nome deriva dal latino "laurus" che vuol dire "nobile". Diffuso lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia e nell'Asia Minore. In Italia cresce spontaneamente nelle zone centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è coltivato.
L'ampia diffusione spontanea in condizioni naturali ha fatto individuare uno specifico tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. Si tratta della forma spontanea di associazione vegetale che si stabilisce nelle zone meno aride e più fresche dell'area occupata in generale dalla macchia. L'alloro è una pianta rustica, cresce bene in tutti i terreni e può essere coltivato in qualsiasi tipo di orto. La moltiplicazione della pianta può avvenire per seme, per moltiplicazione dei polloni oppure per talea.
Nella mitologia greco-romana l'alloro era una pianta sacra e simboleggiava la sapienza e la gloria: una corona di alloro cingeva la fronte dei vincitori nei giochi Pitici o Delfici e costituiva il massimo onore per un poeta che diveniva un poeta laureato. Da qui l'accezione figurativa di simbolo della vittoria, della fama, del trionfo e dell'onore. Inoltre era un albero sacro poiché considerato l'albero del dio Apollo. L’Alloro era anche pianta sacra ad Asclepio, dio della medicina e figlio di Apollo: per secoli la pianta fu usata contro molte malattie, in particolare contro la peste. Oggi si usa anche come simbolo delle associazioni sportive o culturali.Ancora oggi viene appeso nelle case per rinfrescare l’ambiente e sistemato nei contenitori di farina e tra i fichi secchi;contro gli insetti nocivi,utilizzando le foglie, per allontanare le tarme dagli armadi (ottimo e più profumato sostituto della canfora).
Veniva inoltre utilizzato per preservare libri e pergamene e per preparare le classiche coroncine d'alloro.
Si presenta, poiché sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m. È una pianta perenne. Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra, con rami sottili e molto fitti.
Le foglie, portate da un corto picciolo, sono lanceolate, coriacee, di un bel verde scuro lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore. Sono ricche di ghiandole resinose che le conferiscono il caratteristico aroma.
I fiori sono riuniti in infiorescenze a grappolo o in cime ascellari e sbocciano all'inizio della primavera.
E' una pianta dioica vale a dire che esistono piante che portano solo fiori maschili e piante che hanno solo fiori femminili che portano cioè gli organi riproduttivi femminili (e stami sterili) preposti alla formazione del frutto, previa impollinazione da parte dei fiori maschili
L'unisessualità è dovuta a fenomeni evolutivi di aborto a partire da fiori inizialmente completi. Nei fiori femminili infatti sono presenti 2-4 staminoidi (cioè residui di stami non funzionali). I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera.
Il frutto è una bacca, simile ad una piccola oliva che diviene nero-bluastra con la maturazione. Le bacche contengono un solo seme e maturano nei mesi di ottobre e novembre e sono molto aromatiche.
L'alloro è usato in tutto il mondo per insaporire stufati, brodi, marinate e minestre, utilizzato per aromatizzare piatti di carne e di pesce, per profumare intingoli e aromatizzare selvaggina nonché per insaporire alcuni salumi ma anche bevande e dolci (budini di riso). Deve essere usato con molta parsimonia, in quanto il calore libera l’olio essenziale dalle fibre e ci si può ritrovare con uno sgradevole effetto amaro. Tritato, perde buona parte dell’aroma, sono dunque da preferire le foglie intere che se troppo chiare, possono tendere maggiormente all’amaro.
In Emilia Romagna dalle sue bacche si ottiene un delizioso liquore chiamato Laurino.
E' una pianta ricca di oli essenziali sia nelle foglie (dall'1 al
3%) che nelle bacche (dall'1 al 10%) quali: geraniolo, cineolo, eugenolo, terpineolo, fellandrene, eucaliptolo, pinene, ecc. L'alloro possiede virtù aromatiche, digestive, stimolanti e antisettiche, ed è quindi indicato in caso di digestione difficile, inappetenza, coliche e aerofagia.
Con le foglie si può ottenere un infuso, che bevuto caldo prima di coricarsi, farà sudare abbondantemente riuscendo, a prevenire l'evolversi di un raffreddore o di un'incipiente influenza. Sorseggiato dopo i pasti, riuscirà, grazie alle essenze contenute, a facilitare la digestione e ad eliminare i fastidiosi gas intestinali; inoltre rinforzerà lo stomaco, e sarà un ottimo anticatarrale.
Le bacche dell'alloro, (piccoli frutti che assomigliano a minuscole ciliege nere dai semi molto grossi), sono ancora più attive delle foglie in quanto contengono un olio ricchissimo di numerose sostanze medicamentose; assunte essiccate  e polverizzate, sono un rimedio efficace contro l'influenza, i raffreddori, le malattie nervose, le paralisi, le debolezze di stomaco e i gas intestinali.
Miscelate all'olio, si può ottenere anche l'olio laurinato, che frizionato sulle parti interessate, serve per lenire gli spasmi reumatici o per facilitare la ripresa dell'uso delle articolazioni dopo ingessature o traumi di varia natura. La fragranza dell’olio essenziale di alloro è fresca, sa di campo e molto naturale. Può essere impiegata per profumare l'ambiente utilizzando appositi diffusori (vedi diffusori e aromaterapia). Utilizzando questo sistema,si ottiene una alla piacevole e fresca profumazione con l’effetto di tenere lontani gli insetti.
Viene inoltre impiegato nei casi di alopecia e rinfrescante nelle sudorazioni eccessive (poche gocce di olio essenziale nella vasca da bagno).